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Cicatrici (2018)

​1. Teoria dell'involuzione

2. La piramide dei bisogni

3. Cicatrici

4. 3 ottobre 1943

5. Benedetta nuova vita

6. L'elemento sorpresa

7. Albe adriatiche

8. Una notte d'inverno

9. Spettacolo

10. Navigando l'universo

11. Pagliaccio nella notte

12. L'inseguitrice di sogni

​Testi: Manlio Agostini

Musiche: Manlio Agostini, Marco Pietrzela

Arrangiamenti: Alessandro Corradetti

Supervisione: Andrea Carlini

Illustrazioni e progetto grafico: Marco Zaini

Registrato presso l' AG STUDIO di Castorano (AP)

Mixato e masterizzato da Paolo Chiari al MIXTREME di Terni

℗&© Ars Spoletium, Novembre 2018

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Testi

Teoria dell’involuzione

 

Hai sempre detto “non ho cuore”

è ancora lì mezzo a sinistra

hai scritto “odio” sulla sabbia

per fingere un ripiego, liberarti dalla gabbia.

Ammazzeranno anche i fiori e le lune orientali 

perderanno il colore.

Ci faremo del male e saremo nel dilemma

se uscire o restare.

L’ultima cena è stata buia

si mangiava in una stalla

ho avvertito un sapore

di incenso e di mirra, di morte e di fame.

Ci toglieranno anche i sogni e l’odore dell’orgasmo

saremo degli automi.

Marceremo tra tanti, marciremo negli sguardi

smerceremo dolore.                                  

Pure noi siamo animali ma compriamo col denaro

professiamo religioni.

Ci sforziamo alle emozioni senza esserne convinti

meglio vivere di istinti.
Sotto l’albero di Omero siamo foglie andate a male

anche l’arte si compiace.

Imbottito di ragione l’uomo involve senza freno

la speranza è l’estinzione.

 

La piramide dei bisogni

 

Sudore e mare, ti osservo passare

e respirare intensamente l’estate

quando il padre non c’è.

Ma se la montagna non viene

non ci incontreremo mai più

l’unica certezza eri tu.

Dammi la carezza che hai promesso quella sera

dammi quella mano che hai.

Cerca d’arrivare in fondo, dentro alla mia testa

corri più veloce che puoi.

Ho attraversato continenti, segnali

storie d’amore inesistenti, volgari.

E la piramide di Maslow mi assale

che non sarà che a stare fermi si muore ?

Credo che scappare non serva

ma quando a volare sei tu

tutto il mondo sembra più blu.

Dammi tutta l’acqua che hai promesso alla mia bocca

dammi tutto quello che hai.

Cerca d’arrivare in fondo, dentro alla mia testa

corri più veloce che puoi.

Dammi l’entusiasmo che hai raccolto ad una messa

dammi quell’amore che sai.

Scegli solamente l’illusione più corretta

non me la distruggere mai.

 

Cicatrici

 

Cade acqua tra le case sulle cose

da una Genova di favole finite.

Cos’è l’eterno senza erba che si muove

senza il vento che redime le ferite.

Cerco un senso per emergere dal fango

dove un anno si decide in un momento

dove il tempo non ritorna anche se piango

e la voglia di fuggire è allenamento.

Sono i versi di Montale a riempire quei silenzi

è la fantasia di un pazzo che disegna i suoi tormenti

è una nota musicale a avvampare in un incendio e via.

Mi hai guardato, ti ho osservata con amore

mi dicevi “anche gli schiavi son felici”

ma io ho perso quel tuo vizio di sognare

e ho nel corpo solo vecchie cicatrici.

Sono i voli dei gabbiani a piegare la caduta 

è il prodigio di creare che si insinua tra le dita.

sono i canti scritti al sole in esilio da Neruda.

E’ la forza di pensare che possiede un eremita  

è quel fuoco sulle labbra che ci ha dato la natura

è la voglia di gridare per cambiare veramente vita.

 

Benedetta nuova vita

 

È quando tutto gira al meglio e tutto a tutti hai reso e dato

che nella noia di ogni giorno perdi l’incanto del creato.

Ma da quel dodici di luglio è grazie a te se sono sveglio.

“Tanto succede sempre agli altri” pensi davanti a un notiziario

fin quando un gelo disarmante decide a un tratto di bussarti.

Cominci a perderti e a pensare perché non te, ma lei che è un fiore.

E’ lì che perdi la ragione e nello sdegno più insensato

chiedi l’opzione più veloce.

Ma è negli scherzi della vita che hai l’energia per dare agli altri

mi disse un giorno una mia amica.

Intorno ai verdi e azzurri occhi le guardo il viso non più roseo

non più i capelli biondi e mossi, che questa vita non è un gioco

se me l’abbraccio forte al petto ora la trovo e non la trovo.

E’ col suo cuore sul tuo cuore che il tuo si ostina ancora e batte

che nella notte piangi, preghi e a rabbia e amore tiri avanti.

Tu non lo sai per quando o quanto ma è qui con te e stringi i denti.

Tra le carezze della mamma i suoi sorrisi son diamanti

che lei è per noi l’unico oro.

E’ una partita a campo largo e fai passaggi in ogni modo

purché quel gol sia lei a segnarlo.

Ora la forza si è animata, con tutto il fango preso addosso

non so da dove ma è arrivata.

Nei suoi capelli splende gioia, la Benedetta nuova vita

inizia oggi e ieri è storia.

 

3 ottobre 1943

 

Nella nebbia pallida di questa mattina

conto i miei 20 anni sopra una collina

pronto alla brevità di un sogno.

Emulando il fascino di un tenente alpino  

sento le granate sempre più vicino

forse hanno circondato il monte.

Meno di un mese fa

tra le macerie e il piombo caduto

chiese la resa il nostro nemico.

Fu proprio giù in città

a venire costituita un’autodifesa

dando la voce al senso di libertà.

Quando l’amore vivrà

e quando l’ultima arma cadrà

allora il tempo si ricorderà di noi.

Quando la pace verrà, quando la luce sarà

l’odio si libererà di noi.

Mentre vola un’aquila dalla nera piuma

vibra un terremoto contro la paura

ora ci difenderemo ancora.  

Tra una roccia e l’albero vedo Serafino

muoversi su un fianco meglio di un cecchino

dopo non ricorderò che un vuoto.

Meno di un mese fa...

 

L’elemento sorpresa

 

Mitigando l’ingerenza di soldati e generali

c’è un sistema che governa e limita.

C’è chi ci dovrà spiegare com’è morto Dalla Chiesa

senza mezzi né poteri all’epoca.

Lui in realtà mi confidò

che tra crimini e Governo l’ago non tornava

senza viltà non si fermò

forse questo a Giulio non andava.

Mitragliando l’influenza di avvocati e magistrati

c’è una Mafia che comanda e domina.

Vivo ancora l’eroismo di Falcone e Borsellino

sotto l’onda del tritolo brillano.

Nella fumana si sussurrò

che qualcuno a Roma brindava.

C’era chi sapeva e chi non parlò

c’era chi voleva ma poi rinunciò.

Solo Rosaria lesse un’accusa

ai funerali, rivolta a quei maiali.

Ora si è riconosciuto che l’incontro Stato-Mafia

è avvenuto con l’assenso di un padrino

ma la cosa ben più grave oltre ai nomi prestigiosi

è che è stato un ufficiale a andar per primo.

Ve lo dirò, sembrerà strano

ma Bernardo Provenzano non è mai scappato.

Nel suo paese l’han preso vivo

solo se qualcuno lo ha deciso.

Guarderai il sole e non ti brucerai

sfiorerai il mare e non ti bagnerai

ma se guardi oltre la vita

rimpiangerai d’essere chi sei.

 

Albe adriatiche

 

E’ un’estate che divampa di colori

l’alba mi allontanerà dalla città 

e da un caldo tropicale.

Ho lasciato le mie cose per vedere te

che quando lo vorrai io verrò

tra le stelle la più bella rimani tu.  

Ci bagniamo in mezzo al mare per sentirci liberi

prigionieri di oli e creme tra i lidi adriatici.

Oggi vivo nei ricordi degli amori

che ho gettato nei falò tanti anni fa

tra le rughe delle estati.

Ora provo commozione nel tornare qui

le cene con gli amici e i frappé

le mattine a rubare le bici.

Ci stendiamo al caldo e al sole per fermare i brividi

albe, onde e un tuffo al cuore tra i lidi adriatici.

E’ un’estate che divampa di colori

l’alba mi allontanerà dalla città 

e da un caldo tropicale.

Oggi vivo nei ricordi degli amori

che ho gettato nei falò tanti anni fa

tra le rughe delle estati.

Ci bagniamo in mezzo al mare per sentirci liberi

albe, onde e un tuffo al cuore tra i lidi adriatici.

 

Spettacolo

 

Spargi profumo, togli il respiro,

metti una gamba sopra quell’altra purchè

tutta la noia resti lontana da me.

Siamo erotici !

Oltre l’immagine, dammi anche l’anima,

fammi capire per filo e per segno

tutto proprio tutto ma tutto tutto quello che è in te

entra nei miei sogni e in tutto questo questo alcool che c’è.

Diamo spettacolo !

Noi saremo qui fino al 2090

vivi di sesso, di cotte e giramenti di pancia

scriveremo un film di quelli ad alta violenza

divi di nome e di fatto e ci ameremo abbastanza.

Fammi capire che tu ci tieni, donami il tuo cuore,

vedrai che batte ancora di più,

togli quei vestiti ma piano come sai fare tu.

Strappa quel filo dal reggiseno,

prendi la tua mano e portala giù dentro di te

sento un’energia che parte e esplode fuori di me.

Questo è spettacolo !

Resteremo qui fino al 2090

vivi di sesso informatico e giramenti di pancia

scriveremo un film di quelli ad alta violenza

divi di nome e di fatto e ci ameremo a distanza.

Vivi di nome e di fatto e ci ameremo abbastanza.

 

Una notte d’inverno

 

Tra le luci di barche accese

è una notte che il mare grida 

l’onda scivola e non si tiene

infrangendosi contro la riva.

Arriva già una fredda nuvola

a inventare parole e magie

di un’estate svanita con lei.

Questo inverno di sabbia e vetro 

è una traccia che spezza il fiato   

è un ricordo che torna indietro

e consegna uno scoglio bagnato.

Aggiungerò altri giorni inutili

alla spuma che viene e va via

alla pioggia che continuerà

oltre l’attesa, sospesa su noi.

 

Navigando l’universo

(strumentale piano solo)

 

Pagliaccio nella notte

 

Pagliaccio nella notte cerco pace con le botte

la mia vita va a puttane.

Sono l’uomo nato solo, le carezze schiaffeggiate

ricevute da bambino  

quando a cena digerivo le bestemmie di mio padre.

Pieno d’odio ed ideali  mi ricordo notti insonni 

al timone di un balcone.

Relegando le urla dentro regalavo pianti e sogni

alle stelle che oggi ho perso

mentre apatico del mondo navigavo l’universo. 

E la musica mi amava, pure Dalla mi parlava

con la sua voce di vetro.

Con sudore e canti lenti consolavo i sentimenti

di un corallo color nero

e mi accorgo senza dubbio che vorrei tornare indietro

forse l’unica evasione dalla merda che oggi vedo.

Per anni ho creduto nel cuore dell’uomo

son tutte cazzate

le promesse sociali, presunte, gridate

son solo bugie.

E ho trovato cartone, carbone, parole nel freddo del Natale

ho mangiato lumache, lombrichi, sorrisi, vomitato poesie.                                                                                                        

E’ singolare come la vita paia un giocattolo

un trenino blu sbuffante fumo nel suo viaggiare

ma le rotaie sono di plastica nero carbone

di una tristezza quasi letale se ci si accorge

che il treno corre spinto da mani immaginarie

e la condanna è il non sapere in quale istante o luogo

puoi deragliare.

 

L’inseguitrice di sogni

 

Da una parte la cabrio, le foto, il tuo cane

l’orizzonte sul mare

dall’altra respiri di vento nel cuore

che trasmetti puntuali

nei tuoi sogni reali cerchi fiori tra i rami.

Tra quintali di fogli, rumori, ricordi

tra le labbra serrate mordi la luna

tutto un branco di stelle infuriate

non potrebbe fermare questa carneficina

sei l’enigma irrisolto

una goccia di brina che purifica il giorno.

E’ inutile sfuggire al destino

chiudersi in se

perché non vivo senza di te.

Voglio sottrarti ai doveri

mordere i seni, stringerti ancora

prenderti in giro se parli da sola

farti capire cos’amo di te.

E poi rubarti i pensieri

renderli veri, darti l’aurora

di due persone farne una sola

fragola e miele dentro di te.

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SPECIAL GUESTS:

ELEONORA TIRRITO: ha maturato la passione per la musica fin da bambina quando ha cominciato a suonare il pianoforte ed a comporre canzoni con testi e musica. Nel 2009 con un suo gruppo ha partecipato al centro sviluppo artisti (CSA) della scuola Jam di Lucca nel quale si è classificata al primo posto, pubblicando successivamente su youtube il brano “Volo via” (un brano contro la violenza alle donne). Nell'estate del 2014 ha pubblicato, ancora su youtube, “Aspetta”, un brano  estivo che ricorda le sere in spiaggia all’insegna della Versilia; nel 2015 esce con il suo primo album nel quale cerca di valorizzare le “Atmosfere” della musica. Successivamente  il  26 Giugno 2016 ha vinto il premio Giancarlo Bigazzi con il suo inedito “Una storia che non c’è”. Nell’estate 2017 si è anche esibita nel programma di spettacoli musicali “Agosto con noi” di Bologna presentato da Antonella Conti. Ancora nella stessa estate 2017 è risultata vincitrice del premio musicale “Talent Move” che si è svolto con selezioni presso vari centri commerciali della toscana con finale a Prato. Dopo il Liceo Artistico Musicale nel quale ha intrapreso gli studi di canto lirico sta terminando il percorso con il Conservatorio di Livorno per diplomarsi in Canto e composizione Jazz.

SANDRO DI NINO: ha iniziato a studiare la chitarra classica all'età di 12 anni ma dopo breve tempo s'innamorò perdutamente dell'elettrica. Sebbene non avesse potuto abbracciare la carriera musicale da professionista da sempre ha fatto parte di numerosi gruppi musicali (pop, swing, duo, quartetti, ecc); strada facendo si è ritrovato a calcare i palchi da più di tren'tanni. All'età di 16 anni partecipò insieme al suo gruppo di allora, i "New Beatles" (nome sicuramente di responsabilità), al Rally Canoro d'Abruzzo a Francavilla al Mare - CH -, classificandosi 2^ con due brani, uno edito e l'altro inedito di estrazione rock. E' morbosamente innamorato della musica e della chitarra sotto ogni profilo. Ha partecipato, negli anni, ad alcuni stage di "improvvisazione, perfezionamento di tecnica elettro acustica e apprendimento di armonia e sviluppo jazz con i grandi Stefano Cerri e Franco Mussida. Ha avuto indimenticabili e formative esperienze con l'orchestra spettacolo di "Tony Daviero e la Love Company" di Pescara. Ancor più indimenticabile è stata l'esperienza fatta con il gruppo "THE PUNCH" nato, cresciuto, e purtroppo estinto a Montefiore dell'Aso. Attualmente condivide la sua esperienza musicale con il gruppo "Isola di Wight", col Trio "Cross Melody" e con un progetto dedicato a Lucio DALLA.

NIKI BARULLI: inizia da piccolo lo studio del pianoforte, appena sedicenne prende lezioni di batteria e frequenta il conservatorio "G. B. Pergolesi" di Fermo dove conseguirà il diploma in strumenti a percussione. Acquisisce esperienze in ambito classico con l'Orchestra Fil. Marchigiana e l'orchestra Internazionale d'Italia. L'interesse e la passione per i tamburi lo portano, ad approfondire lo studio della batteria e di alcuni strumenti a percussione tradizionali delle culture extraeuropee nonché a frequentare seminari in diverse località italiane. Suona la batteria e le percussioni in diverse formazioni di musica jazz e world music, nel 2001 incide con il trio del chitarrista argentino Mario Corradini il cd "El Buscador". Ha già collaborato con gli Abetito Galeotta suonando percussioni e batteria nei precedenti lavori in studio "Bagaglio a Mano" e "Cambi di Stagione". Il suo virtuosismo non ha deluso neanche  per questo ultimo lavoro dove i suoi interventi musicali hanno dato un valore aggiunto durante l'ascolto dei brani dove ha suonato.

VALERIO TOMASSINI: inizia a studiare sassofono all’età di 9 anni c/o la scuola “Suono Ergo Sum” sotto la guida del M° Alberto Albanesi. Successivamente si trasferisce nella scuola “Centro Studi Musica Moderna” per seguire gli insegnamenti del M° Roberto Brucchi e del M° Ferruccio Premici per quel che riguarda le tastiere, secondo strumento che Valerio stesso decide di studiare.Nel marzo 2006 si laurea in Discipline dell’Arte, della Musica e dello Spettacolo presso l’Università degli Studi di Bologna.Negli anni, numerose sono anche le tournée in giro per l’Italia con diversi gruppi e le svariate collaborazioni. In data 11 Febbraio 2011 partecipa alla trasmissione Rai “I Raccomandati”, condotta da Pupo, in onda su RaiUno in “prime time”, come sassofonista “raccomandato” di Valeria Marini.Dal 2011 è insegnante di sax c/o l’Accademia Lizard di Ascoli Piceno e dal 2016 è responsabile del Laboratorio Lizard di San Benedetto del Tronto e insegnante di pianoforte e tastiere nello stesso.

MARGHERITA PALLOTTA: intraprende lo studio del Pianoforte all’età di 7 anni con il M° Maria Gabriella Pellei. Nel 2004 consegue la Licenza di Solfeggio presso il Conservatorio Statale “D’Annunzio” a Pescara e consegue il Compimento Inferiore in Pianoforte presso il Conservatorio Statale “Pergolesi” di Fermo. Consegue la Laurea Triennale di Primo Livello il 26 Marzo 2015, una Tesi riguardante il mondo delle Trascrizioni: “Il Pianoforte come un’Orchestra”. Dal 2011 è la pianista del Jericho Gospel Choir con il quale ha partecipato a moltissimi manifestazioni e iniziative tra le quali il "Festival dell'Appennino". Il gruppo è stato ospite al concorso "Notte di note" ad Acquasanta Terme e alla serata dedicata a Michael Jackson presso il cineteatro della della parrocchia di San Filippo Neri a San Benedetto del Tronto. Ha collaborato con gli Abetito Galeotta per l'incisione del brano "Il vecchio e il nuovo", brano contenuto nel loro secondo album "Cambi di stagione". Margherita è, ormai da due anni, la pianista sostitutiva degli Abetito Galeotta, prendendo il posto di Alessandro Corradetti ogni qualvolta ce ne sia bisogno.

GLORIA COLLECCHIA: in arte Glosie, è una cantautrice, musicista e interprete pop italiana. Nel 2014 comincia gli studi di alta formazione in canto pop presso il Conservatorio di Pescara “G.D’Annunzio” conseguendone il titolo nel 2018. Nel 2016 pubblica alcuni brani inediti che vengono subito apprezzati e verrà chiamata per collaborazioni, eventi e per aprire concerti importanti come quello dei Modena City Ramblers. Nel 2017 la sua partecipazione ad importanti concorsi per cantautori, prima “Genova per voi” poi “Musicultura”. Sempre nel 2017 Glosie vince una borsa di studio come autrice presso la scuola di scrittura di Mogol, il CET, conseguendone il riconoscimento. “Amo le persone, Amo la mia famiglia, i miei amici. Ma dentro di me esiste un luogo nel quale vivo tutta sola ed è lì che rigenero le fonti che non si esauriscono mai. Diceva “Pearl Buck”. Attualmente Glosie sta lavorando ad un disco che uscirà nel 2018.

PAOLO CHIARI: fonico tra i più apprezzati nel mondo musicale opera professionalmente nel settore audio da oltre 25 anni sia in studio di registrazione che in concerti live. Ha lavorato come tecnico del suono con alcuni dei più grandi musicisti e cantanti della storia musicale italiana ed internazionale quali: Frank Sinatra, Simply Red, Tom Jones, Dionne Warwick, Noa, Salomon burke, Khaled, Randy Crawford, Brian Ferry, Gino Vannelli, Ralph Towner, Cranberries, Lionel Ritchie. Nella scena musicale italiana ha lavorato alla fonia per artisti come Ron, Lucio Dalla, Mietta, Pino Daniele, Francesco de Gregori, Claudio Baglioni, Riccardo Cocciante, Luca Carboni, Biagio Antonacci, Anna Oxa, Loredana Berte', Tosca, Renato Zero, Gianni Morandi, Pooh, Ludovico Einaudi, Roberto gatto, Lingomania, Paolo Fresu, Antonello Salis, Danilo Rea, Rita Marcotulli, Pasquale Minieri, trilok gurtu,ecc.

 

MARCO ZAINI: nato ad Ascoli Piceno il 20 gennaio 1968. Grafico - illustratore, diplomato in arte della stampa presso l’Istituto d’Arte di Ascoli Piceno. Diploma in Disegno Animato presso l’Istituto d’Arte di Urbino. Dal 1991 al 2006 ha lavorato come serigrafo (prototipia, campionatura e produzione) nel campo della moda. Ha partecipato alla creazione e realizzazione di grandi arazzi stampati. Ha progettato t-shirt personalizzate, molte dipinte per eventi di danza. Dal 2006 al 2011 ha lavorato per uno studio pubblicitario, perfezionando l’arte della grafica applicata all’allestimento di ambiente: dal progetto, alla stampa digitale, all’allestimento ad hoc. Ha realizzato allestimenti di mostre ed eventi culturali. Ha Ideato loghi e veste grafica di aziende ed istituti e  progettato ed elaborato copertine grafiche ed illustrate. Dal 2006 al 2014 ha curato l’immagine grafica e gli allestimenti degli eventi culturali dell’Archivio di Stato di Ascoli Piceno, del quale ho ideato il logo istituzionale, tre calendari ed un catalogo. Presente sull’Annual degli Illustratori Italiani dal 2012, attualmente è freelance.

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